A COME AGRICOLTURA
Per la serie 'A come Agricoltura' (o ,se preferite 'K come Kül..türa:)) e rinvigorendo,oserei dire rivivificando!, un'auratica tradizione che ha la sua culla primeva et sorgiva in queste brumose contrade nelle Georgiche del Sommo Poeta , è con Vibrante Soddisfazione che inauguriamo aujourd'hui ici una rubrica dedicata ai good old termini del Contado e all'Humile Sermo rusticano e naturliche:) In quanto, come direbbe il Sacchetti 'noi torniam la sera dal prato fiorito/ dove natura ci ha sempre nodrito /guardando il dì le nostre pecorelle!' . O in quanto, come direbbero altri Sommi Poeti della post-modernity,..'semo gente de borgata':) Voilà: - Vìn lünìn = era il vino che si produceva con uva trafugata in notturna di soppiatto in altrui vigneto -Pjaföch = lucciola - Pècar = grosso bicchiere per birra (questo è dal longobardo pehhari) -Patuna = castagnaccio -Patüsèr= groviglio di rami etc trasportato dai fiumi in piena -Töf = tipo basso ma robusto (questo a mio avviso è un relitto di antica parola longobarda simile all'inglese tough) -Mar dj puvrét = il Po (letteralmente 'il mare dei poveracci' in quanto ovviamente anni fa la gente mica andava a Ibiza o Riccione, quindi si arrangiava col Po. Visto che come diceva il proverbio folk(rock:) ' i nòstar vècc j'è töt dùtùr' (i nostri vecchi sono tutti dottori',..in quanto erano esperti di 'erbe curative'),..ecco alcune 'dritte'. La gramégna faceva pissar ed era febbrifuga, la majügùla (aka carota selvatica che cresceva a Po , rafforzava la mente), la pavarina (= lenticchia d'acqua) messa in impasto con crusca la si dava da ciucciare ad anatre od oche, la Rüda (=rucola) si pensava fosse afrodisiaca e proteggesse i capelli , mentre la patarlenga (=nocciolo della rosa selvatica) faceva anch'essa pissàr :) Ahoo artrochè er Mago do nascimiento,..i nostar vecc sapevan tutto. ps: in allegato foto 'rustica' del Mitico Zavattini con tanto di forcone:)