Tuesday, February 27, 2007

OUI, C'est POP ART or"IL RECUPERO dell'IRRECUPERABILE"



Yeah, alle volte anche le "facce di culo "come me si commuovono:)
Pubblico questa email che ho appena ricevuto (e che manterrò anonima, per tutela della privacy dell'autore of course) che m'ha fatto molto piacere e che piacerà anche a Cristiano, Pibio, Gianluca, Marcello, Francesco, Pasqualone Boffoli e a tutti quanti partecipano alla nostra celebrazione della "pop culture" e delle "trash pearls".
TRa l'altro la mail fotografa bene il "senso" di quali fossero le mi intenzioni quando ho deciso di iniziare il sito. Ma, "bando alle ciance " come diceva Beppe Barletti a Cesare Castellotti, voilà la mail tra virgolette:

"Michele,

Ogni volta che mi soffermo sul tuo blog, mi stupisci.
Sei davvero unico nel recupero dell'irrecuperabile.
Ce ne fossero come te.

Te lo dico con il cervello sanguinante in mano, invece che con il cuore!"


ps: attached 2 foto del japanese pop idol AYUMI KINOSHITA,...sempre meglio della capigliatura del nostro Idolo Alto BISHCARDI:)...quella è veramente IRRECUPERABILE (haha)....Come diceva uno striscione (credo dei tifosi del CESENA) : "Biscardi; Processa il Tuo Parrucchiere!" :)

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Monday, February 19, 2007

MITI ASSOLUTI











Il calcio degli anni '90-2000 è rappresentato da MOGGI , GIRAUDO, da certo giornalistume compiacente, da veline, velastre , paparazzi in agguato a Ibiza, Matarresi ecc. ecc. ?
Beh, A NOI NON PIACE!
Perciò ; estrapoliamo alcune vecchie immagini del calcio che fu che sono ben impressse nella nostra mèmoire fin dai tempi dell'infanzia, anche grazie agli epocali "album di figurine" PANINI.
Il primo nome che mi viene in mente è quello di KLAUS BACHLECHNER , leggendario stopper del Bologna ( ma anche di Verona e Inter).
Ma e che dire di UDOVICICH, capitano del Novara (serie B) degli anni '70????
E chi potrà mai dimenticare i due terzini del Napoli LA PALMA e LUIGI POGLIANA ? E il centravanti di riserva GASPARE UMILE, cresciuto nel Marsala, al Napoli nel 1970-71?
E che dire del bomber(bomber per modo di dire, 'cos in Italia avrà segnato 2 goals al massimo!) romeno del Catanzaro VIOREL NASTASE???
Invece un grandissimo bomber era PAOLINO PULICI del Torino,per non parlare di Preben ELKJAER del Verona.
E chi è così insensibile da aver dimenticato DONATO ANZIVINO, terzino destro dell'Ascoli?????
E il mitico "baffo" GIL DE PONTI del Bologna??
E il bomber CASARSA della Fiorentina?? Quello che batteva i rigori senza rincorsa!??
E chi potrà scordare il secondo portiere del Cagliari ADRIANO REGINATO e lo stopper del Bologna FRANCO BATTISODO??
E il grande capitano della Fiorentina Claudio MERLO , che tra l'altro è lo zio di un mio ex compagno di Liceo e università??
E la epocale coppia di terzini del Foggia FUMAGALLI Eugenio e MAURO COLLA???
E come non levarsi tanto di cappello di fronte al grandissimo bomber ( e "testa matta")del Verona GIANFRANCO ZIGONI???
E allo stopper del Mantova e della Sampdoria UBALDO SPANIO ???
E al portiere della Samp. e del Torino FRANCO SATTOLO??
E al mitico libero del Verona e del Pisa LUIGI MASCALAITO ???
E alla mezzala di punta del Catanzaro ANGELO MAMMI' ?
E al bomber dell'Atalanta HUBERT PIRCHER?? E al mediano dell'Atalanta MASTROPASQUA?? e a TREVISANELLO del Verona???
E , in tema di stranieri, chi potrà mai dimenticare LUVANOR del Catania; MIRNEGG e CORNELIUSSON del Como; ZAHOUI dell'Ascoli; Soren SKOV dell'Avellino; il peruviano GERONIMO BARBADILLO , sempre dell'Avellino; IVICA SURJAK dell'Udinese e il mitico Renè VAN DER EYCKEN del Genoa?? E il grande bomber scozzese JOE JORDAN del Milan??
Questi erano uomini, altrochè Moggi!
ps: attached una foto di Bachlechner (dal sito ufficiale dell'INTER FC , inter.it) ; due foto in b/w ( tratte da un forum )del Grande GIANFRANCO ZIGONI e una della leggendaria ala destra GERONIMO BARBADILLO, all rights reserved.

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Saturday, February 17, 2007

POCO " A Good Feelin' To Know" 5° LP (Epic , 1972)











Lately sono piuttosto "intrippato" con il country-rock d'annata.
I POCO sono state una delle più sensazionali bands di quell'ondata early 70s , producendo alcuni dischi fantastici che ancora sanno regalarmi tenui afflati di "positive vibrations".
La band era nata nel 1968 a Los Angees , dallo scioglimento dei BUFFALO SPRINGFIELD, dei quali i 2 chitarristi dei POCO (JIMMY MESSINA e RICHIE FURAY) erano stati membri.
A Messina e Furay si unirono RUSTY YOUNG (pedal steel guitar), GEORGE GRANTHAM (drums) e il bassista RANDY MEISNER (che apparirà solo però nei "credits" del 1° lp e si unirà poi agli EAGLES, sostituito nei POCO da TIMOTHY B. SCHMIT).
"A Good Feelin' To Know" , che mi sono appena ascoltato, è il 5° lp della band.
A quell'epoca MESSINA aveva già abbandonato la band (per formare il celebre duo rock LOGGINS & MESSINA), ma il disco, pur non riuscendo a raggiungere un successo eclatante ( arrivò attorno alla 65a posizione nelle charts di BILLBOARD); è comunque delizioso.
Tra le tracks che preferisco vi segnalerei " Ride The Country", splendido country-rock tune, dove la steel guitar di Rusty Young, le "falsetto harmonies" di PAUL COTTON (sostituto di MESSINA) ,l'atmosfera younghiana" e le parti corali concorrono a formare un tutto armonico che non potrà non emozionare gli amanti di C.S.N.Y. o del Neil YOUNG più elettrico.
Splendida "I Can See Everything", acustica e sognante, scritta da Timothy Schmit, che uscì anche su singolo, precisamente come b-side di " Go And Say Goodbye", altra piccola gemma, pura "country-rockin'" version (con great pedal-steel)della vecchia canzone dei BUFFALO SPRINGFIELD , scritta da STEPHEN STILLS.
Altre 2 canzoni che uscirono su 45 e che considero tra le più riuscite del disco sono la narcolettica "Early Times" (scritta da PAUL COTTON, ancora deliziosi i choruses); e la title track "A Good Feelin' To Know", una delle mie canzoni country-rock preferite di tutti i tempi. Incantevole.
"And Settlin' Down"e "Keeper Of The Fire" sono invece decisamente più rockeggianti e inferiori alle tracks succitate.
Conclude lo slow "Sweet Lovin'" , track che ci riporta in toto alle armonie ariose e innocenti degli early 70s ; armonie che ora, purtroppo, sembrano essere scomparse con la digitalizzazione e la uniformizzazione percettiva della MTV -video addicted generation.
In definitiva :non il miglior album dei POCO ma comunque BELLISSIMO disco.
MIchele Ballerini

(attached anche le sleeves dei 2 45 giri tratti dall'album ( "A Good Feelin' To Know/ Early Times" e " Go And Say Goodbye / I can see Everything" , taken from
http://www.geocities.com/pocolegacy/ più una versione "promo 7"" di "Go And Say Goodbye"








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Wednesday, February 14, 2007

BRYAN MacLEAN "IfYouBelieveIn" ( Sundazed , 1997 , rec. 1966-1982)




Per tutti gli amanti dei FANTASTICI LOVE (one of my favourite bands ever); voilà alcune considerazioni di Marcello Rizza (con dedica speciale "sanValentiniana" ) su "IfYouBelieveIn",..raccolta di registrazioni acustiche (realizzate tra il 1966 e il 1982) del leggendario chitarrista della L.A.'s band, purtroppo scomparso nel 1998.
Bryan era anche il fratello maggiore di MARIA McKEE, a mio avviso una delle migliori voci rock-country-blues femminili USA; della quale posseggo i primi 2 lps solisti (plus una track su una"benefit" compilation per la songwriter VICTORIA WILLIAMS, "A Sweet Relief"), oltre al 1°, ottimo , lp dei LONE JUSTICE,great american rock album del 1985. (attached la picture sleeve e il retro di "No One Was Kinder")
links:

Michele Ballerini
"Nella giornata di San Valentino mi sembra adatta questa breve nota sull'album "ifyoubelievein" (…tutto attaccato!) di Bryan MacLean, chitarrista dei Love.
Un album unplugged di questo artista che, si scopre, avere una voce calda ed espressiva, finanche emozionante. Un album uscito postumo di canzoni che, in parte, McLean aveva composto proprio perché fossero suonate dalla mitica band del compianto Athur Lee.
Canzoni d'amore che (almeno alcune!), potrebbero figurare nel repertorio ideale dei "Love"; e non dico questo per raffigurarne un limite.
Anzi!
La caratteristica eclettica di quest'album lo rende idoneo a scomodare un grandissimo songwriter americano quale Tim Buckley, al quale il nostro si avvicina per la modulazione vocale e per le soluzioni musicali.
E, dall'improbabile e magico connubio di stili, nasce questa romantica collection che mi piace immaginare si possa ascoltare questa sera, con la complicità di luci di candele tremolanti, di calore e profumo di legna che arde nel camino, di una donna dai capelli scuri che può essere amica, sorella, amante.
Una voce, una chitarra acustica, l'arte di un songwriter e la spontaneità dei sentimenti di chi ascolta e filtra e reagisce e ama di conseguenza. Assolutamente da dedicare a chi crede ancora alla "favola" dell'amore ed è ben felice di restare bambino per ascoltarne ripetutamente gli echi ; assolutamente da dedicare a chi, anche se cresciuto, dal candore delle favole piace trarre l'antica metafora, che è sempre quella eppure è sempre emozionante e intrigante.

Marcello Rizza


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Tuesday, February 13, 2007

"LUMI DI PUNK" a PADOVA


Giovedì (15 febbraio) , alle ore 17.30, al COPY RIOT CAFE' di Padova, presentazione del libro "LUMI di PUNK" di Marco Philopat , sulla scena punk italiana d'époque, see the attached image for all the details.

Mick

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Wednesday, February 07, 2007

The MOTIONS "Love Won't Stop / No Matter Where You Run" 4° 45 (Havoc , 1965)







La nostra perorazione nei confronti del "beat" olandese continua.
I MOTIONS si erano formati a Den Haag nel 1964, dalle ceneri di una band chiamata RITCHIE CLARK & THE RICOCHETS (che aveva inciso un 45 giri nel 1963 -"Ecstasy/Ever Since You Said Goodbye"-), in seguito, semplicemente, RICOCHETS (altri 2 singoli all'attivo).
Della prima line up dei MOTIONS facevano parte il vocalist Ruud Van De Berg; il chitarrista Robbie Van De Leeuwen (sempre proveniente dai RICOCHETS e , più tardi, nel 1967, tra i fondatori degli SHOCKING BLUE) ; il bassista Henk Smitskamp ( later nei LIVIN' BLUES) e il drummer Sieb Warner (poi nei GOLDEN EARRINGS ).
Nel 1964, dopo aver inciso il loro primo 45 per la neonata label HAVOC records fecero da "supporto" all'esibizione dei ROLLING STONES a Den Haag che finì, come al solito, in "riot".
Complessivamente , dal 1964 al 1971, i MOTIONS realizzeranno ben 8 lps e 27 singoli, raggiungendo anche una certa notorietà a livello transnazionale ( come ha scritto Alex Gitlin , il loro singolo "Freedom"(Decca , 1969), raggiunse anche le classifiche USA).
"Love Won't Stop" / "NO Matter Where You Run", è il 4° 45 giri della band.
Il lato a ricorda molto da vicino gli HOLLIES e i BEATLES; sul lato b sono evidentissime le analogie con il tipico sound dei primi singoli degli ZOMBIES o con certi episodi più "tenui" del songbook di ( BARRY & THE ) REMAINS.
Entrambe le tracks erano contenute nel primo, splendido lp della band ("Introduction To The Motions (1965) (vedi "attached" picture sleeve).
Disco che vi consiglio e sul quale torneremo.

Michele Ballerini






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Thursday, February 01, 2007

LA PSICHEDELIA TARGATA BAM CARUSO : "RUBBLE" e PHIL SMEE by MARCELLO RIZZA







Ricordo che quando ero un ragazzino, all'uscita da scuola (Liceo Sperimentale Virgilio, MN), sotto un'autentica tormenta di neve (allora sì che nevicava VERAMENTE) corsi nel solito negozio di dischi e acquistai due lps di una serie chiamata "Rubble" e un mini lp di una UK psych band chiamata The MIRROR .
I due voll. (per l'esattezza sottotitolati "Pop-Sike Pipe-Dreams " e "Nightmares in Wonderland") di "Rubble", editi da BAM CARUSO rec. , contenevano canzoni eccezionali.
E' perciò con piacere che, through Pasquale Boffoli, pubblico questo intervento di Marcello Rizza, che costituisce l'ossatura essenziale di un articolo più esaustivo che apparirà successivamente sul mitico "MISTY LANE" magazine.
Michele

"In ogni campo dello scibile umano esistono personaggi che, per passione o per mestiere, vengono considerati maestri indiscussi. Esiste un mondo musicale sixties alternativo dove un carissimo personaggio assurge a tale considerazione e levatura: PHIL SMEE .

Questo Signore, ricercatore di memorabilia e di piccole grandi gemme del rock britannico sixties, negli anni ’80 si è messa una tuta blu da lavoro, è sceso nelle cantine buie delle case discografiche inglesi ed europee e ne è ritornato sporco di polvere ma con in mano tanti piccoli grandi tesori musicali.
Con una raccolta principalmente incentrata su materiale psichedelico e popsike, senza disdegnare il panorama freak, garage e folk, ha realizzato in vinile, con la attenta e purtroppo estinta BAM CARUSO, un enciclopedico progetto denominato “RUBBLE” che si è sviluppato in 17 volumi, successivamente portati a 20.
Tanti gruppi e artisti, allora persisi e che parevano destinati all’oblio, oggi anche grazie ad opere come queste vengono rievocati, riscoperti, apprezzati anche più di quanto lo siano stati a suo tempo. Certi progetti musicali ambiziosi e/o sperimentali dell’infervorato periodo ’60 non furono capiti, troppo avanti per l’ascolto medio trasmesso nelle radio e subito passati di moda quando un pubblico più smaliziato stava diventando competente e disposto ad accettare nuove sonorità. Ma questo non deve far pensare che la raccolta Rubble sia esclusivamente dedicata a brani oscuri o improbabili; tutt’altro!
La propensione popsike di alcuni dei 17 volumi fa sì che dalle vibrazioni del solco vinilico si sviluppino certe deliziose canzoni che, rese al pubblico da un cultore del rock, non si abbandonano a sciroppose , ovvie litanie bensì a intelligenti e romantiche melodie. Prendo ad esempio la gradevolissima ballata dei MODE, "Eastern Music", che riesce a rendere una fusione di espedienti melodici richiamanti panorami di praterie e arie orientali.
Certo non si potrà mai dire che nessuno dei brani di questa opera sia banale, scontato, prevedibile. Chi cerca cose particolari, azzardate, non potrà non deliziarsi, per esempio, scoprendo la splendida "Mother No-Head" dei GROEP 1850 che, sviluppando il tema musicale popolare del "San Martino Campanaro", in una nuova partitura dal narrato psichedelico e dal timbro vocale cavernoso accompagnato da cori maschili e femminili che riecheggiano i Carmina Burana medievali e l’opera sacra, ne restituisce una credibile e originale Dies Irae in chiave rock!
Non sono i soli ad aver avuto l’idea di una fusion tra Dies Irae e rock, a partire dai nostri FORMULA 3 fino a episodi meno noti quale quello del gruppo tedesco GOLGOTHA nel 1972.

E vogliamo parlare del panorama eighties legato all’esperienza psichedelica ‘60 celebrato nel doppione Rubble 9 (esistono due Rubble 9!)?
Come si fa a non amare "Slow Motion "degli ATTRACTIONS…(si…proprio quelli che hanno accompagnato per anni Elvis Costello)! E l’elettrico menestrello PAUL ROLAND con la sua cantilenante "Mad Elaine"?

La Bam Caruso non c’è più. Ha chiuso i battenti da molti anni. Phil Smee continua a far bene il suo lavoro. Con la TENTH PLANET ha curato la raccolta in 4 volumi “THE ELECTRIC LEMONADE ACID TEST ” regalandoci altre chicche del panorama sixties, come Billy The Monster dei THE DEVIANTS o "Lady Mary" dei THE SALLYANGIE, il primo gruppo formato da Mike e Sally Oldfield.
Oggi la label PAST & PRESENT ristampa tutti i volumi Rubble. Finiranno presto anche queste ristampe…e molti si morderanno le dita per non averle prese in tempo. Affrettatevi!"
MARCELLO RIZZA
from Pasquale Boffoli's MUSIC BOX
links: per una panoramica puntuale della serie "Rubble" visitate l'ottimo sito di MIKE CAPEWELL, cultore appassionato di UK 60s psychedelia
p.s: sul n. 6 di "SHINDIG" mag è presente uno special di 4 pagine su "Rubble", including un'intervista a PHIL SMEE
Michele Ballerini

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