Sunday, April 30, 2006

B-BACK / VIV PRINCE EXPERIENCE "split 7" (Area Pirata , 2006)



Et voilà amigos STANDELLSiani il dischetto (ovviamente in vinile) che stavamo aspettando da 3-4 mesi.
I romani VIV PRINCE EXPERIENCE esordiscono su disco con due brani che incrociano con passione 60's e paisley underground californiano dei tempi d'oro."Where Do We Go from Here?" mi ha ricordato molto, per le soluzioni corali, i LAST(chi cazzo se li ricorda?) di "Painting Smiles On A Dead Man".Molto valida.
In "Victoria Station" su una classica struttura alla MOVE ( gruppo che , ricordo ai più giovani, assieme agli WHO e ai CHOIR, è stato fondamentale nella genesi del power pop) si innestano reminiscenze DROOGS / PLAYN JAYN.
Sul lato b del singolo prosegue in piena astro-luminosità la saga dei senesi B-BACK.
"Fire" è un puro gioiellino pop che rimanda direttamente al folk rock /garage dei mid 60s , ai CYNICS più sognanti e alla swedish beat-garage renaissance dei mid 80s.
"Joker And The Ace" mi ricorda invece più gli STANDELLS (quelli di "Sometimes Good Guys Don't Wear White" per intenderci).
Nel complesso : uno dei miei singoli preferiti di questa prima metà del 2006.
for info: http://www.areapirata.com/
Michele Ballerini

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Thursday, April 27, 2006

BETTE DAVIS in "Ombre Malesi" ("The Letter" , WILLIAM WYLER (1940)







Nuvole malate , angoscianti , velano la luna e annegano in un cielo tropicale, colmo di peccato.
Gli occhi inquietanti di BETTE DAVIS scintillano e lanciano lampi torvi in quel cielo , rendendolo ancor più spettrale.
La donna (in apparenza) felicemente sposata con un pacioso proprietario di una piantagione di gomma (in realtà uno dei più grossi "babbei" cinematografici che io ricordi)che la adora; ha appena assassinato il suo amante segreto , crivellandolo spietatamente di proiettili. Ecco l'inizio di "Ombre Malesi" (1940).
Questo , Signori, è un Capolavoro assoluto, uno dei miei film preferiti di tutti i tempi.
BETTE DAVIS è assolutamente MERAVIGLIOSA nel preconizzare la tipica figura della DARK LADY che dominerà gli schermi nei successivi 13 anni, quelli della golden age del NOIR-movie.
Un misto inquietante di crudeltà , freddezza calcolatrice,seductiveness, falsità e fragilità nervosa.
Appena dopo aver freddato il suo ex amante (perchè non voleva più saperne di lei) chiede, con assoluta calma e cortesia vittoriana, all'avvocato incaricato di assisterla , notizie su sua moglie e sulla di lui nipote appena arrivata dall'Inghilterra(?).
Un'altra scena fantastica è quella in cui il marito di lei , ormai venuto a sapere che la moglie è un'assassina e che lo tradiva da 10 anni; le offre il suo perdono e la attira a sè per baciarla ; lei si ritrae sdegnosa, dicendo: "No, non posso....sono ancora innamorata dell'uomo che ho ucciso!".
Grazie ai soldi del marito e all'abilità dell'avvocato amico di famiglia (che han comprato una lettera compromettente che avrebbe inchiodato la Davis), la donna è stata assolta al processo ; avrebbe agito per "self-defense" per impedire all'ex amante di violentarla (altra colossale menzogna ordita dalla Davis).
Ma non riuscirà a sottrarsi alla vendetta della donna (una inquietante Frieda Inescort , nei panni di una malese dagli occhi intossicati dall'odio) per la quale l'assassinato l'aveva lasciata.
In una notte altrettanto oscura e maudit di quella del primo assassinio, la Davis viene uccisa a colpi di pugnale.
Come recitava il trailer del 1940: "What are the forbidden secrets in the letter? What is the strange spell that made this woman defy the unwritten law of the Orient?".
Bellissimo:)
Michele Ballerini

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Saturday, April 22, 2006

DI MAGGIO CONNECTION / The LEGENDARY KID COMBO " For A Bottle Of Whiskey" split 7" (Area Pirata , 2006)






Quando la puntina ha iniziato a scorrere sulle note "killer" di "The Wildest Game" (DI MAGGIO CONNECTION) sono balzato dalla sedia (mi sono preso anche una maledetta ginocchiata, dannazione!) e mi sono detto : "Mon Dieu! e questi chi c..o sono??? Gli STRAY CATS??".
In effetti l'ascolto di questa splendida e deragliante track in purissimo early 80s neo-rockabilly style mi ha riportato ai tempi dei primissimi anni del Liceo quando ascoltavo tutto il giorno "Rant & Rave" degli STRAY CATS o "Rockabilly Music" , straordinario lp di RAY CAMPI & HIS ROCKABILLY REBELS o uno strano lp che comprai da FNAC a Paris in gita scolastica , chiamato "Rebels 'Til The End"(1982)di una band UK chiamata ROCKABILLY REBS.
Erano i giorni in cui indossavo il giubbotto alla RALPH MALPH (quello nero con le maniche bianche) ; pensavo all'America come a un cielo di canditi e di icone pin-ups , mi facevo fotografare davanti alla Tour Eiffel con altri due imbecilli miei compagni di classe in posa tipo copertina del QUARTETTO CETRA primi anni '50 e in cui, alla sera, quando nessuno mi vedeva, mi piazzavo davanti allo specchio e dicevo "....heyyyyy!" come ARTHUR FONZARELLI.
Davvero fantastica track . Non meno valida "Worn Out Life", con un riff di chitarra esplosivo che mischia EDDIE COCHRAN e (addirittura) gli HEARTBREAKERS di JOHNNY THUNDERS.

I LEGENDARY KID COMBO sono invece la new band di DON BAT, già leader dei bravissimi pavesi KIM'S TEDDY BEARS ; qui attorniato da new pards rispondenti ai nomi di Dr. Cyclops; Lucky Luke; Big Boss e il leevancleefiano EL SENTENZA al banjo.
www.dimaggioconnection.com
Le recherche stilistica già adombrata nell'ultimo album dei KIM'S TEDDY BEARS (da me recensito time ago) verso le country roots, l'hillibilly e persino l'honky tonk , prosegue decisamente con questa nuova band che, definisce il suo "mess of different styles" col neo-logismo :COCK-A-BILLY.
L'intento è proprio quello di immergere l'ascoltatore nelle "wild atmospheres" tipiche dei saloons , e di narrare (come nella più autentica honky-tonk tradition ) storie di donne di malaffare e di cowboys tristi o ubriachi.
Il tutto però reso con un sound molto più velocizzato del normale country, memore dello spirito "terroristico" dei primi POGUES.
Ottima la loro cover di "San Quentin" del GRANDE JOHNNY CASH.
Il primo promo demo della band è scaricabile at
www.myspace.com/thelegendarykidcombo
Nel complesso split veramente riuscito per ARea Pirata.
Michele Ballerini


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DIRTY ACTIONS e LE SILURE : UN TRANQUILLO WEEK-END di CULTURA



Oggi a Genova presentazione del book "Le Silure d'Europe 1980. Estratto Concentrato" ; book al quale mi onoro di aver contribuito con un'appassionata prefazione:) . Voilà il Comunicato di Gianfranco (redattore del mitico 1980 mag e vocalist dei DIRTY ACTIONS).In allegato un'intervista allo stesso apparsa sul nuovo "Mucchio Selvaggio" ,ad opera del Luminare Federico Guglielmi .
" Nei locali del Berio Cafè, all’interno della storica Biblioteca Berio in via del Seminario 16,sabato 22 aprile dalle ore 17.00, verrà inaugurata la mostra della storica fanzine genovese degli anni ‘80 Le Silure d’Europe in versione Extended Mix. All’incontro-dibattito, che seguirà, saranno presenti gli storici redattori, grafici e disegnatori insieme a sostenitori, ospiti e detrattori. Verrà presentato il Libèllo delle 17 Prefazioni,Le Silure d’Europe Estratto Concentrato.
Nell’occasione alcuni degli componenti dei mitici Dirty Actions e de Le Silure realizzeranno schizzi con dediche per gli astanti, con tecniche che riterranno più affini: dalla fotocopia al disegno, dall’incisione alla body paint, in quest’ultimo caso possibilmente su corpi di giovani e avvenenti fanciulle.
Gianfranco Grieco con il suo Catzillo (recentemente al centro di uno spiacevole episodio di censura, accusato di aver reso il personaggio troppo somigliante a Berlusconi), Giovanni Bruzzo disegnatore Bonelli con quello che gli verrà per la mente (non è escluso un Mister No o un Dampyr), Ugo Delucchi con i suoi personaggini e moschini direttamente dalle pagine di Frigidaire e Mario Benvenuto con tecniche e soggetti suggeriti dall’umore del momento.
Durante l’inconto si scambieranno alcuni commenti su Dirty Actions 1979-1982, il cofanetto da collezione contenente 2 cd del gruppo genovese agli albori tra punk, new wave e funk e un prezioso booklet di 32 pagine che ripercorre gli anni tra il 1979 e il 1982, zigzagando tra foto d’epoca e ritagli originali dei giornali. "

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Friday, April 21, 2006

ARTI E MESTIERI (legendary ITA jazz rock/prog band) en AGUASCALIENTES , Mex. tour




Por nos amigos fans de la band y amantes de 70s Progressive rock de ProgRock Latino group , here is a very recent pic of the band taken in AGUASCALIENTES town during the ultra-recent mexican tour , sent me from Danilo of their label ElectRomantic record, ...attached too the picture sleeve of "Tilt-Immagini Per Un Orecchio"(1974) e "Giro Di Valzer Per Domani" (1975),..the first 2 mythical lps of the band. In these days is on issue the new album : "Live In Japan" , recorded during their last japanese tour where they have many fans.

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Thursday, April 20, 2006

"DON'T BRING ME DOWN…UNDER: THE PRETTY THINGS IN NEW ZEALAND, 1965" book




The PRETTY THINGS "1967-71" LP è uno dei miei 30 top albums of all times. E' appena uscito per UGLY THINGS magazine un nuovo book sulla meravigliosa UK band che racconta del loro "scandaloso" tour neozelandese del 1965. Gli autori sono MIKE STAX ( un'altra leggenda della mia "infanzia", il 1st TELL TALE HEARTS lp è un absolute masterpiece ; possiedo anche uno split ep molto raro con i TTH uscito allegato al mitico "Lost Trails" magazine di Claudio Sorge) / ANDY NEILL e JOHN BAKER e le ricerche per assemblare il book sono durate oltre 10 anni.
"Just wanted to let you all know about a new Pretty Things book, published by Ugly Things magazine. DON'T BRING ME DOWN…UNDER: THE PRETTY THINGS IN NEW ZEALAND, 1965.
Two Weeks of Mayhem with Viv Prince, The King of the World. By Mike Stax, Andy Neill and John Baker. With a Foreword by Dick Taylor.
http://www.ugly-things.com/NewZealand.html
In 1965, while other British groups set their sights on America, the Pretty Things invaded New Zealand, a culturally sheltered colonial outpost 12,000 miles from their home.
A disparate bunch of art student malcontents, brought together in one unholy collision of no holds barred `60s rhythm `n' blues and self-_expression, the Pretty Things were the most extreme band of their day. Fueled by a baiting, sensationalist tabloid press, their loud, anarchic music and outrageous antics on and off stage – particularly those of drummer Viv Prince – ignited a national scandal and a public outcry that would spread from the newspaper headlines to the Houses of Parliament.
More than ten years in the making, DON'T BRING ME DOWN…UNDER documents the Pretty Things' surreal, outlandish and frequently hilarious exploits in New Zealand through interviews with most of the major participants (including VIV PRINCE!), press clippings and more than 180 rare photographs, including 8 pages in full-colour".
MIKE STAX

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Wednesday, April 19, 2006

DOM MARIANI & THE RIPPLED SOULS live in Italy



For all the LEGIONS of power pop adorers and disciples like me, I forward you this message of the journalist Roberto Calabrò , a co-équipier of us in the BATTLE for the PURE r'n'r.
I adore DOM MARIANI (of clear italian origins) and his several projects from when I was a "baby" and my heart was taken by the 1st single of a band called The STEMS (from Perth, Australia, soon on these pages). Curiously , just a pair of days ago , I was listening at the STONEAGE HEARTS 2005 cd, another great band with Dom involved.
" ARRIVA IN ITALIA UNA LEGGENDA DEL ROCK AUSTRALIANO
E DEL POWER-POP MONDIALE!
DOM MARIANI & THE RIPPLED SOULS In concerto al Traffic di Roma (Via Vacuna - zona Tiburtina)
Lunedì 24 Aprile 2006 - ore 22
Ingresso Euro 5
An incredible rock'n'roll night
of fuzzy guitars & catchy melodies!!!
NON MANCARE!!!
fai girare la voce, inoltra questa mail e diffondi il rock australiano!!! "

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Monday, April 17, 2006

The BAM BAMS / POPZILLAS "Tu E L'Estate" lyrics






As requested me by Markos (ARGENTINA) , that liked a lot this song listening "Tu E L'Estate"on the soundtrack of Gabriele Muccino "L'Ultimo Bacio" movie,..voilà the lyrics of the song sent me directly by the author (and vocalist of the 2 bands) Yvy Pop.
The POPZILLAS (formerly BAM BAMS) are from Stuttgart (Germany) but Yvy studied a bit in Italy so she speaks a very good italian and decided to write the lyrics of this song in italian:
"TU E L'ESTATE: Porta via la macchina e prendi la chitarra /Porta anche la musica / Non me ne frega che sarà /Ciò che voglio è /È stare accanto a teeeeeeeee....Voglio solo te e l'estate / Tu e l'estate /Voglio solo te e l'estate / Tu e l'estate ./ Faccio ciò che vuoi per te /Perchè mi fai impazzire / Passa a prendermi / E fammi divertire /Ciò che voglio è / È stare accanto a teeeeeeeee....Voglio solo te e l'estate /Tu e l'estate /Voglio solo te e l'estate /Tu e l'estate / Fai cosa ti vieni in mente / Io ti dò la libertà / Cosa penserà la gente / Non me ne frega una sega / Ciò che voglio è / È stare accanto a teeeeeeeee....Voglio solo te e l'estate / Tu e l'estate / Voglio solo te e l'estateTu e l'estate!"
Attached: the picture sleeve of the BAM BAMS 45 ; ) and the flyers of the italian, german and french edition of the movie.

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Friday, April 14, 2006

BABAK PAYAMI "Il Voto E' Segreto"( Raye Makhfi) ( IRAN -co-prod. Italy /Suisse /Canada, 2001)





Quella iraniana , a partire dalla fine degli anni Ottanta, è andata ad imporsi come una delle cinematografie più rilevanti a livello mondiale.
Del cinema iraniano mi è sempre piaciuto il suo privilegiare una poetica delle "piccole cose" , di un quotidien che spesso si fa allegorico e la sua lentezza quasi metafisica, così in contrasto con il tipico iper-attivismo -nevrotizzato-fastidiosamente/istrioneggiante che intride i tipici characters presenti nelle produzioni hollywoodiane .
In questo film di B. PAYAMI (regista comunque emigrato in Canada) , riemergono chiaramente lo stile e la poetica tipici di KIAROSTAMI o MAKHMALBAF.
Su una sperduta isoletta del Golfo Persico uno "sfessato" (come direbbe L.F.Céline ) soldato vede scendere, quasi contemporaneamente , uno scatolone paracadutato dal cielo contenente un'urna elettorale e dal mare , da un'esile barca ,una ancor più esile figura di donna in chador nero.
Quando viene a sapere che quello è il giorno delle elezioni e che quella donna è in realtà il commissario elettorale incaricato e che deve scortarla per tutta l'isola in cerca degli elettori, dispersissimi sul territorio, all'inizio si rifiuta "perchè mi aspettavo venisse un uomo".
Ma poi, per diktat della Repubblica Islamica, deve eseguire gli ordini.

I due si mettono così a percorrere le strade dell'isola (quasi completamente desertiche e sabbiose)su una scassata jeep militare in cerca di elettori.
E durante il loro peregrinare verranno a contatto con vari "tipi" umani: da un gruppo di donne analfabete cui l'uomo incaricato dai mariti di portarle a votare vuole imporre di votare come lui; a pescatori senza documenti; a un venditore ambulante che trasporta tutte le sue mercanzie in bicicletta; a vecchi che non parlano una sola parola di persiano; a una 16enne cui i genitori vogliono imporre un marito che non le piace; a un tecnico che vuole votare Dio, perchè solo Dio sa il Disegno del mondo e non certo dei candidati politici.
Piano piano, per la sua ostinazione , correttezza e passione nel descrivere i vantaggi della democrazia; la donna-commissario elettorale conquista la fiducia/benevolenza del soldato che, alla fine, al momento di votare lui mème scriverà il nome di lei sulla scheda al posto di quello dei candidati ufficiali.
Discreto film ( tra l'altro premiato a Venezia) che , anche se non raggiunge le vette dei migliori film di KIAROSTAMI, è comunque godibile nella sua leggerezza, da alcuni critici definita "zavattiniana" e nel suo perorare la causa della donna in una società estremamente complicata quale è quella iraniana del post-Khomeini .
Voto: 6/10

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Thursday, April 13, 2006

B-BACK "In Time" CD (Area Pirata , 2004)



Ho ricevuto ieri da Tiziano (Area Pirata) il nuovo split 7" dei B-BACK (realizzato assieme ai VIV PRINCE EXPERIENCE di Gianluca), lo recensirò presto perchè merita; intanto ecco la review (apparsa originariamente su PUNKADEKA , KATHODIK, ALTERNATIZINE e altri siti ) che scrissi a pair of years ago del 1° CD dei B-BACK ; il disco fu without doubts uno dei miei favourites del 2004:
"Per chi come me ha passato pomeriggi interi , ai tempi delle Superiori , ad ascoltare i dischi di CHESTERFIELD KINGS, MIRACLE WORKERS , STANDELLS etc. cercando di rimuovere il pensiero di imminenti interrogazioni su FICHTE, KANT e PESTALOZZI (quest’ultimo nome ,in particolare , ancor oggi mi provoca leggerissime urgenze defecatorie e inquietanti sogni notturni del tipo…: io che vengo tele-proiettato in uno strano sotto-mondo chiamato “Music Farm” dove vengo obbligato ad ascoltarmi 26 ore al giorno i monologhi insensato-joyciani del “nouveau philosophe” per portinaie Baccini e l’intera opera omnia (EP 7” inclusi) di tale Gerardina Trovato!) ; questo esordio dei B-BACK è davvero una lietissima sorpresa. Da tempo non mi capitava di ascoltare un album di 60s garage punk italiano così vivido e frizzante.D’altronde ,pur essendo al loro primo cd,i senesi B-BACK hanno un notevole mestiere alle spalle. Le loro radici biografiche affondano infatti in quelle di storiche formazioni come i grandi garage-punkers PIKES IN PANIC o I BARBIERI, una delle più deliziose bands di puro “beat revival” di tutti gli anni ’80 (il loro mitico 45 giri “W Il Lunedì” troneggia incontrastato nella mia collezione di dischi).Assalti r’n’b /garage nella più genuina tradizione PRETTY THINGS /Q 65 /TELL TALE HEARTS (“Dobre Scooter Run” , “The Sonic Way”,”Red Car” ) ; deliziose trame psych-pop (“I Give You Warning”, “I Wish You” - che sembra quasi una outtake di “Stop” dei CHESTERFIELD KINGS- e la stupenda “ I Want You to Be My Girl”, incrocio tra i KINKS più “beat” e i LYRES) ; la sempre bellissima “(I’m Not Your) Steppin’ Stone” ( qui resa in una version molto simile a quella dei MONKEES) e altre tracce di buona fattura, suonate con passione e perizia ,rendono questo disco un piccolo gioiellino per chiunque abbia ancora e sempre lo straordinario sound dei 60s nel cuore. E io sono tra questi . Giudizio: ottimo (Michele Ballerini). "
p.s. : l'mp3 di "Dobre Scooter Run" (opening-track 1° lp ) è at:
http://www.areapirata.com/B-BackHome2.htm

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Wednesday, April 12, 2006

HUSKER DU " Makes No Sense At All / Love Is All Around (the MARY TYLER MOORE Theme) 45 (SST , 1985)




Gli HUSKER DU (with dieresi on U) sono stati indubbiamente uno dei miei gruppi preferiti dei miei "teenage" years. E la loro funzione è stata IMPORTANTISSIMA nella storia dell'indie-rock mondiale.
Mentre gran parte dell'hardcore dell'epoca s'isteriliva sui soliti (abusati) stilemi, gli HUSKER DU (from Minneapolis) andarono oltre queste limitazioni e tracciarono nuove linee evolutive , CODIFICANDO realmente un nuovo genere.
La loro intuizione essenziale fu quella di espungere/affinare via via il claustrofobismo hardcore degli esordi , impastandolo progressivamente con le straordinarie armonie vocali tipiche dei BYRDS (in primis) , dei LOVE , dei BEATLES e di tante altre bands dei 60's-70's.
La miscela sonora che ne venne fuori fu davvero qualcosa di UNICO nella storia del pop.
Questo 45 ne è un esempio essenziale.
"Makes No Sense At All" (tratta da "Flip Your Wig" ma resa qui in una different version rispetto all'album, meno distorta ) è un delightful (post)punk byrdsiano. Ancor più deliziosa la naiveté pop di "Love Is All Around" (vale a dire il Theme della mitica serie MARY TYLER MOORE , trasmessa anche in Italia nei primi anni '80).
Una sola parola: Great!
Michele Ballerini

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Tuesday, April 11, 2006

WARM MORNING "Feather" CD (2006)




E' stato ultimato da pochi giorni il 1° album dei piacentini WARM MORNING; ensemble che fa capo a Simone Modicamore ; too guitarist dei bravissimi ROOKIES (sul cui album, splendida miscela di 60s garage e niederbeat d'annata , prodotto dalla meritoria TEEN SOUND di Massimo Del Pozzo, torneremo presto) e asuo fratello Andrea.
I WARM MORNING (che hanno già inciso 2 ep autoprodotti nel 2003-04), propongono un sound estremamente soffice e "folksy" , che partendo da evidenti affinità stilistiche col cosiddetto "new acoustic movement" di bands tipo I AM KLOOT; KINGS OF CONVENIENCE o BADLY DRAWN BOY o col "new folk" dei VETIVER si proietta via via all'indietro nel tempo fino ad inglobare molteplici fonti "auditive" : da NICK DRAKE , agli OPAL , a BURT BACHARACH , ai BEAU BRUMMELS più folk rock.
Delle 10 tracks che compongono l'album (registrato all'ELFO STUDIO di Tavernago(PC) ) alcune mi hanno particolarmente colpito.
Mi referisco in particolare alla tenuissima "Behind The Curtain"; a "Silver Rain" (una delle mie preferite); attraversata da splendide atmosfere country-roots ; all' indie rock modernista di "Disconnected"; alla folksy "Party's Over" alla notevole "The Room Is Shaking" , irrorata di rilucenti spezie west-coastiane e a"The Jackstraw & The Crow". Un attimo più sottotono e "normalmente" indie rock gli altri pezzi.
Nel complesso però prova davvero interessante .
Intanto la ricerca sonora della band continua (vedi l'uso di mellotron , moog , piano ecc.) . I WARM MORNING hanno una notevole cultura musicale e hanno capito che i veri tesori si trovano in quel periodo che va dai mid 60's agli early 70's.
Che lo spirito della INCREDIBLE STRING BAND vi assista:)
http://warm-morning.blogspot.com/

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Monday, April 10, 2006

TYING TIFFANY Italo-electro-indie-post/wave -dance






E' da poco uscito "Undercover" (Jato records),..album di TYING TIFFANY , nuovo astro della scena electro-dance italiana , ex bassista della punk band patavina KOYTO NUA', nonchè già tra le protagoniste dell'ottimo "La Lingua Del Santo" di Carlo Mazzacurati, film che mi era piaciuto moltissimo, grottesco/feroce affresco del vuoto di valori/ superficialismo tipici della più profonda provincia "nordista" italiana .
In attesa di occuparci più diffusamente del disco , voilà some pics style="color:#009900;"> ) . Il video , tratto dall'album, può essere visionato ici:
http://www.tyingtiffany.com/video/tying_tiffany.WMV

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Friday, April 07, 2006

ENZO MANSUETO "Ultracorpi" book some reviews




Siamo contentissimi che il new book di Enzo Mansueto (Edizioni d'If , collana "I Miosotis"), che mi ha aiutato per il "dannato" "Proiettili Ita Punk Waves" fin dagli inizi, quando più che realtà disco-cazzografica sembrava una aliena , nebulosa,iperborea, angelus-noviana "Invasione degli Ultracorpi" (from outer spaces) , stia avendo OTTIME recensioni di critica: eccone di seguito un paio ....e un mio piccolo suggerimento: in un paese ormai stremato , sclerotizzato , infeudato al Bovino medio, ai "furbetti, furbastri, mentecatti e troiai vari" e alle Fattorie delle Atrocità televisive,...in un paese che ha strappato la poesia dagli occhi dei suoi figli rimpiazzandola con orridi impasti per make-up post-digestivo in prime-time ...per la serie: "In Culo all'Elettore medio",....LEGGETE e RIVITALIZZATE la poesia ,...perchè una poesia , ogni volta che la (ri)leggete, è re-invenzione ed è come assaporare nuove combinazioni o ricomporre nuovi colori,....mentre un reality show ha sempre e solo un colore ...quello dell'IMBECILLITA' :)
Michele Ballerini
voilà le reviews:
"Sono poche le 32 pagine di Ultracorpi delle edizioni D’if (2006) per capire che tipo di strada ha intrapreso la poesia del barese Enzo Mansueto. Descrizione di una battaglia (Scheiwiller), il suo primo libro quando uscì a metà anni Novanta fu un piccolo gioiello, salutato da parte della critica («Annuario di Poesia» in testa) come uno dei migliori libri della sua generazione.
Poi un silenzio durato un decennio. In quella raccolta non c’era ancora l’esasperazione formale di Ultracorpi. C’era una finitezza del verso che non lasciava trasparire scelte stilistiche così complesse e rischiose. Ecco oggi invece Esoscheletro («L’involucro ripulsa nella camera/ elettrizzata. Un inquisito ammasso/ organico conduce come rame/ il fascio scorporante. Buie lame/ disossano dal tronco il suo collasso./ Nei nervi il terremoto, lo sconquasso»), dove la sestina in endecasillabo chiude il blocco della poesia.
Le strofe chiuse di Enzo Mansueto sono appunto i mattoni su cui costruisce l’edificio bachtiniano dei suoi componimenti, materiale con cui dare vita al racconto in versi, a una poesia meno frammentata rispetto alle strofe della prima parte come ad esempio Stand-by («Accendi, spegni. Accendi, spegni. Spegni. / Con l’occhio rosso acceso che rimane / Al buio. Tra le larve, i resti, i segni. / Poco permane»). Proprio gli ultimi tre poemetti della raccolta giustificano la struttura del libro e ne fanno fare un salto notevole.
Pare che Mansueto accumuli materiale, lo ceselli per dar vita a un corpo lirico più composto dove poter affondare la lama e incidere un taglio profondo che non può lasciare indifferente il lettore. Ecco Corpo Alieno (all’Italia) splendida ballata che racconta l’abbandono e il ritrovamento di un neonato dove si trovano versi taglienti come: «E arriva l’ambulanza coi suoi acuti./ Carica lo scarico. Va. E riscarica/ d’un lampo l’emergenza. Sguardi muti…».Mario Desiati, La Repubblica-Bari, 2 marzo 2006
"Gli «Ultracorpi» - esili versi ad alta definizione"
Il giro di boa, la fine di una specie, è a pagina 17, in questi versi: «Attorno al cavo cranio/ un fascio di particole compone/ un tronco senza nome. Il corpo estraneo». La mutazione è compiuta, l’Io non ha retto. La nostra presunzione di rinchiudere il mondo in uno schermo, come un animale da cortile, ha generato mostri.
Gli Ultracorpi (Edizioni d’if, pagg. 29, euro 5,00) hanno vinto. Ci hanno invaso. Essi sono noi. La densità poetica dei versi di Enzo Mansueto assomiglia ai pixel delle tele di un giovane artista come Cristiano Pintaldi: frammenti di colore, che se ti avvicini ti pare quasi di poterli scrostare uno per uno; nell’insieme, però, un’immagine compatta e ad alta definizione (perlopiù tratta da film di genere, per esempio fantascienza, come L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel, a cui si ispira anche Mansueto).
Quelli del quarantenne poeta barese sono, dunque, versi «rgb»: la minuscola combinazione di puntini rossi, verdi e blu (red, green, blu) che sommati fra loro fanno ciò che vediamo al computer o in tivvù. L’esilità genera potenza. I versi paratattici e sincopati di Ultracorpi raccontano il dramma dell’uomo in gabbia violentato dal suo giocattolo mediatico. Pixel per pixel: l’agonia, lo strazio, fino al colpo di grazia. Dopo aver scoperto che il «corpo alieno » ha invaso lo spazio sociale («...Asili/ popolari scaduti. E già scaduta forse/ quella farcia di vita. Gli autosili/ evacuano vetture tra le morse/ dell’orario di punta...»), il poeta, stremato, invoca Arimane, il dio del male: «Finiscimi ti prego fallo subito». Enzo Mansueto, giornalista e scrittore, ha pubblicato nel ’95 l’opera poetica Descrizione di una battaglia (Scheiwiller ed.). Sta lavorando a un romanzo su «i PiL, la Bari postpunk, la psicogeografia e altro».
Michele Trecca, La Gazzetta del Mezzogiorno, 23.03.06 "
p.s. in allegato la locandina dello splendido film di DON SIEGEL ("Invasion Of The Body Snatchers" (realizzato in full paranoia maccartista, nel 1956 se non rammento male), cui il book si ispira .

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Thursday, April 06, 2006

ARTI E MESTIERI (great 70s ITA prog-rock) ao vivo en MEXICO




Come segnalato dal nostro amigo Juan Barrenechea (Mylodon rec., Concepcion, CHILE) , i mitici ARTI E MESTIERI (70s prog rock sinfonico from Torino) suoneranno in Mexico in questi giorni:
ecco l'annuncio:"
La extraordinaria banda italiana de rock progresivo ARTI E MESTIERI estará visitando México la próxima semana.
ARTI E MESTIERI es uno de los grupos más destacado del progresivo sinfónico/jazz rock de la escuela italiana de los 70's con un nutrido historial discrigráfico que incluye sus álbmes clásicos "Giro...." y "Tilt".
Más información es
www.artiemestieri.org
Las fechas:
DOMINGO 9 de abril: ZACATECAS Museo de las Máscaras - 22.00 hrs * Como parte del Festival Internacional de jazz rock de Zactecas MARTES 11 de Abril: AGUASCALIENTES Auditorio Pedro Alba Universidad Autónoma Aguascalientes - 19.00 hrs
Esperamos verlos por allá...
Juan Barrenechea H.
www.mylodonrecords.com
E una breve cronologia delle fasi iniziali della band torinese , tratta dal sito ufficiale della band (vedi sopra):
"From its debut, "arti & mestieri" have been seen in Italy and in the rest of the world as one of the most interesting and original bands in Progressive rock.Their style could be defined sometimes as 'classical progressive rock' but with the use of advanced jazzy harmonies, not so often used in 'classicalprog ' or 'Symphonic jazz rock' as the band uses symphonic idioms rarely used by jazz rock.Other times their style, their 'singin-like' instrumental melodic lines with their original orchestrations, they 'angular' harmonies coupled with strong rhythm figures make difficult to catalize and localize what's happening musically as all ingredients of their style are mixed up and locked in a sort of quite unique 'arti & mestieri' trademark progressive style.
After the first contact at the end of 1973, arti & mestieri's professionalactivity started in 1974 (next year they will celebrate their 30th anniversary with a new album, a DVD, a tour and a Special Concert with guests) in Turin.
The original line up was: Gigi Venegoni, on guitar, Giovanni Vigliar, on violin, Arturo Vitale, on sax and vibes and Marco Gallesi on bass, from the group 'IL Sogno di archimede', Furio Chirico from 'The Trip' and 'BeppeCrovella', from 'The Mystics'.
From the ealry beginning they got immediate interest from Cramps' manager Gianni Sassi and from PFM's manager Franco Mamone.
In June 74 with their debut at Festival Del Proletariato Giovanile, inParco Lambro (The Italian Woodstock) simply as 'Arti' and they got very positive responses from critics and from the 45.OOO people in the audience.In Rome they recorded Tilt that since then has been seen as a 'classic' ofthe style, with his very original Progressive approach.
Italian tours in sold out Theathers, with PFM and GENTLE GIANT, followed.Next year, after a new partecipation at Parco Lambro Festival was the year of 'Giro di Valzer Per Domani' , the second album, with more emphasis on jazz rock, maintaining the strong character of their style.
In this album we find Gianfranco Gaza on vocals (he died in 1986) and after a tour with Area, there were contacts with ELP's Manticore that didn't lead to a deal with them just because of managerial problems.Later, after having realized their last tune together as original line up(Necropoli) we have the first split, in the band, by Gigi Venegoni (who will form Venegoni & co. soon later) and Marco Gallesi (who will form Esagono).They touring southern Italy without a Guitar player and with Gigi Fregapane on bass.They started working on their 3rd album (their first compositions were Ode,and Aura by Beppe) but the general crisis of the prog movement in 1978 (one of the grey moments in prog rock) lead to the end of "arti & mestieri's"phase one, and the band split.
p.s. in allegato 3 70s pictures della band , sempre tratte da
http://www.artiemestieri.org/
Michele Ballerini

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STUDIO DAVOLI showcase in Milano



E' da poco uscito "Decibel For Dummies" , 2° album dei leccesi STUDIO DAVOLI, il cui primo disco ("Megalopolis", raffinato ed elegantissimo) mi era piaciuto e su cui ritorneremo . Voilà una mini-analisi di Maria P. Romano che mi sembra particolarmente indicata nell'illustrare le sonorità della band: "musica intrigantemente sospesa tra sonorità vintage, dal pop al lounge condito con una sensuale psichedelia, e ritmi elettronico-contemporanei d’impatto"(Maria Pia Romano da "Qui Salento").
Comunicato:
"Ven 7 Aprile gli Studiodavoli saranno a Milano per presentare il nuovo album Decibel for Dummies l’atteso secondo disco della band uscito il 20 Marzo per l’etichetta indipendente milanese Record Kicks. Alle 18 sarà possibile incontrare la band che si esibirà in un breve showcase acustico c/o la FNAC in via Torino angolo via della Palla mentre alle 22.30 gli Studiodavoli saranno in concerto presso LaCasa139 in via Ripamonti 139 a Milano.
Decibels for Dummies esce a due anni di distanza da Megalopolis album di debutto della band. Al suo interno una piccola guida in 13 brani all’indie pop secondo gli Studiodavoli, 13 perle nelle quali convivono la proto psichedelia di The Piper At The Gates Of Dawn dei Pink Floyd, il modernariato sonoro degli Stereolab, i Beatles di Revolver, i Moloko passando per la Morr Music dei Guther, i Motorpsycho ed l’indie pop scandinavo.

Gli StudioDavoli ovvero MatildeDavoli (voce), GianlucaDavoli (tastiere), RiccardoDavoli (batteria) e GiancarloDavoli (basso) cominciano a darsi da fare nel Gennaio 2001 a Lecce. Nel 2002 partecipano e vincono le selezioni di Arezzo Wave preferiti in finale dalla giuria ai conterranei Negramaro. Da Agosto 2002 fino ai giorni nostri la band si lancia in una corsa inarrestabile.

Il loro primo singolo/ep Superpartner (2003) entra nella programmazione dei maggiori network radiofonici. Ad inizio 2004 esce solo su vinile 12’’, Superpartner P-Funk Rmx (punk funk). Ad Aprile 2004 è la volta di Megalopolis l’album di debutto che riscuote unanimi consensi dalla stampa nazionale ed internazionale tanto che a febbraio 2005 la Just Record Babelsberg etichetta Tedesca di Postdam ripubblica il disco per la Germania. Negli ultimi anni infine si susseguono le date live tra cui numerosi Festival tra cui Arezzo Wave, Soundlabs e MI AMI.

Prima e dopo il concerto degli Studiodavoli RECORDKICKS DJ SET con Nick RK label manager della Record Kicks e dj resident e promotore del BOOGALOO Club alla Casa139. La RECORD KICKS piccola etichetta indipendente milanese in questi anni grazie ai lavori dei suoi artisti (Studiodavoli, Link Quartet, Enri, Minivip) e alla collana di compilation GROOVE KICKS (Let's BOOGALOO & SoulShaker) distribuita in tutto il mondo dal distributore londinese Kudos (Ninja Tune / Freestyle) e da AUDIOGLOBE, si è ritagliata un cospicuo seguito di appassionati collaborando con alcune tra le etichette più cool del panorama internazionale tra cui Tru Thoughs, Ubiquity, Daptone, Acid Jazz, Unique. Grazie alla collana di 7 pollici RECORD KICKS 45 sono passati dalla Record Kicks artisti del calibro di James Taylor Quartet, Alice Russel, Frank Popp, Speedometer e Big Boss Man
".
http://www.recordkicks.com/

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