Wednesday, March 28, 2007

BEST Copertine of ALL TIMES pt. III








In attesa di scrivere articoli più seri (in preparazione una petite analyse di "Fiori Risplendenti", straordinario 45 giri dei NO STRANGE)PROSEGUIAMO il nostro viaggio nei Meandri (or Melandri??) più misteriosofici della RAGION PURA Umana.

Se il Buon NANDO MARTELLINI fosse ancora tra noi, rimirando i sembianti e le positure di AUTENTICHE LEGGENDE come i MENUDO o il Grande CLAUDIO SORRENTINO , SICURAMENTE si metterebbe a gridare entusiasta: " CAMPIONI DEL MONDO !!! CAMPIONI DEL MONDO...CAMPIONI del MONDO!".

Questi i NUovi CAPOLAVORI della CULTURA POP di tutti i Tempi che , Umilmente, veniamo oggi ad omaggiare:

- FRANCO FASANO "Un'Isola Alle Hawaii" (45 giri, 1981)

- CLAUDIO SORRENTINO "Ngheee...Toc Toc Chi E' ?" (1979,...leggo che questa track era NIENTEMENO che la sigla della trasmissione tv "E' Permesso"(??),..ah beh, allora!!!)

- ROY ROGERS JR. "Just Call Me Dusty" (1982) ( GRANDISSIMO!, sembra il tipo che interpretava "il Padre" ne "La Famiglia Bradford");

-MENUDO " Reach Out" (1984 ) ( WITHOUT ANY DOUBT una delle più GRANDI IMMAGINI mai realizzate da Mente Umana,...siamo (QUASI) convinti che nel 2924 questa IMAGO troneggerà incontrastata al Louvre al posto della "Gioconda" del DA VINCI;

- KEN "By Request Only" (...MAGNIFICO : pare che il fotografo dei vipssss Corona lo "usasse" saltuariamente per adescare Dame del Gran Mondo per i suoi "sgubs" prefabbricati....d'altronde: con una Pettinatura del genere chi avrebbe potuto resistergli??? ;

Ma il primo posto in ASSOLUTO spetta sans doute all'IMMENSO , ECCEZZZZZZIUUUNALOO BEPPE CANTARELLI di "Prendimi Con Te".
Una domanda: chi è BEPPE CANTARELLI??? Cercheremo di approfondire.

Labels:

Friday, March 23, 2007

BEST COVERS of ALL TIMES part . II








Gli IMAGINATION chiamano e noi, da fedeli "fans", rispondiamo. Ecco altre perle assolute della Pop Art di tutti i tempi.
Trattasi delle cover dei seguenti, EPOCALI lp dei NOSTRI:
SCANDALOUS (1983) 4° LP ; NIGHT DUBBING (3° lp , 1983) ; IN THE HEAT OF THE NIGHT (2° lp , 1982) ; BODY TALK ( 1° lp , 1981).

Per rifarci un pò gli occhi da cotanto shock visuale,..aggiungo anche immagini di 3 lps delle PINK LADY, disco music female duo giapponese dei late 70s:
Trattasi della soundtrack di "KATSUDO DAISASHIN" (1978) , dell'ellepì omonimo del 1979 e di "We Are Sexy", sempre del '79. Non le ho mai ascoltate , purtroppo, BUT WE LOVE PINK LADY . Le avrei viste bene in "trio" col CRISTIANO MALGIOGLIO di "Sbucciami", un Titolo Una Leggenda:)

Labels:

Tuesday, March 20, 2007

LE MIGLIORI DISCO-COPERTINE di TUTTI I TEMPI ! Part 1









Per la serie: "Da VAN GOGH ai gemelli VAN DE KERKHOVE : PERCORSI DELL'ARTE nell'Età dell'ONE DIMENSIONAL MAN MARCUSIANO e della Marzullo-mania"; iniziamo una rubrica dedicata espressamente alle più belle copertine mai concepite dai labirinti della Mente Umana.
Ovviamente queste Opere dell'Ingegno che andrò via via ad illustrarvi vanno contemplate non superficialmente ma con un senso di REligioso Rispetto , come se vi trovaste di fronte alle imperiture Tele di un MANTEGNA o di un CARAVAGGIO.

But, let's see:

ORLEANS " Waking And Dreaming" (1976) (in questo capolavoro dell'arte pre-Vallettopoli-ana , Forma e Contenuto (in senso crociano) si compenetravano alla perfezione,...I volti dei protagonisti non rifulgevano certo per particolari doti di intelligenza,..ma , si sa, non si può aver tutto dalla vita:)

Ma, che dire di "LA LEGGENDA DI TARA POKI", straordinario vinile che ci mostra il NOstro UNICO IDOLO MINO REITANO in versione spaghetti-western???
Pare che TEX WILLER stesso , dopo aver visto questa foto, preso dal terrore di finire impallinato come un bisonte della prateria ad opera del temibilissimo y velocissimo "pendaglio da forca" SENTENZA REITAN, abbia deciso di ritirarsi dall'agone e di chiedere asilo politico nella villa di LELE MORA;

Ancor più inquietante la visione di tal FABIO e del suo "After Dark" (1993); album che non deve mancare nella collezione di qualsiasi masochista y amante dell'orrido;

Sempre à propos di Arte ASsoluta: come non commuoversi di fronte alle Ineffabili Grazie di JOYCE DRAKE, che con il suo lp omonimo del 1983 aprì nuove, inesplorate vie al Concetto di Bellezza nel Mondo Occidentale??,...pare che la nota rivista "Playboy" le avesse offerto una cifra rilevante per posare "senza veli" ma che JOYCE abbia alla fine rifiutato perchè riteneva troppo basso il compenso pattuito!!!;

Ma anche la splendida JOYCE deve inchinarsi di fronte all'INCANTEVOLE fascino che sprigiona dalla foto di copertina dell'Immenso GIAMPIERO ARTEGIANI di " E Le Rondini Sfioravano Il Grano";



Con i "CHRISTIAN CRUSADERS" (With AL DAVIS lp, 1972),..arriviamo addirittura a un concetto aereo e ultra-mondano di BELLEZZA,..in particolare :la panza del soggetto a sinistra nella foto denota anni e anni di rinunzie , di privazioni, di autoflagellazioni e di digiuni ascetici.....in short: DEGLI ESEMPI di SPECCHIATA MORALITA' ,FACCIAMOLI SANTI SUBITO!!!


Ma il primo premio assoluto in questa rassegna d'esordio spetta DECISAMENTE e NETTAMENTE agli Immensi MANOWAR, già citati nei comments all'articolo su THOR,...in "Into Glory Ride" (1983) i Nostri si mostrano in tutto il loro Splendore epico-metallico-odiniano,..degli Autentici Semidei Guerrieri dai petti villosi e dai muscoli di metallico acciaio discesi(bontà loro!!!)direttamente da Asgard per combattere noi fedifragi della new wave .... insieme al Maestro Attèla "Flagello de Dio"Abatantuono ....viulèèènzzaaaa"

Labels:

Thursday, March 15, 2007

ROSA FUMETTO " Non Mi Chiedere Perchè /Aux Caraibes" 45 (Rs records, 1984)




Quando avevo 13-14 anni al "zabato" (come diceva il Leggendario GUIDO ANGELI)trasmettevano uno strano programma chiamato "Il Cappello sulle Ventitre".
In quella trasmissione si esibiva sempre, in maniera ESTREMAMENTE sensuale, la splendida ROSA FUMETTO, icona del Crazy Horse de Paris.
Tutti noi ragazzini perdevamo assolutamente la testa per lei e , ricordo, un "somaro" mio compagno di classe alle Superiori ribattezzò ROSA FUMETTO la professoressa di matematica .
Evidentemente ROSA incise anche alcuni dischi. Questo "Non Mi Chiedere Perchè /Aux Caraibes" del 1984 ne è un illuminante esempio.
Purtroppo da allora l'Italia è cambiata. Se negli anni '80 , alle 23, trasmettevano ROSA FUMETTO ora, alla stessa ora, impazzano il "cognettaro" BRUNO VESPA e Giggi Marzullo
!
Oui, c'est la dècadence, beby ...:)

Questa la filmografia completa del Nostro Unico Idolo:

- 1977: "Crazy Horse de Paris" di ALAIN BERNARDIN ;
- 1979: "La Vedova del Trullo" di FRANCO BOTTARI (con i Grandissimi Renzo MONTAGNANI e MARIO CAROTENUTO)
-1982 : "Pover'Ammore" di GIANNI MARTUCCI (con: Carmelo ZAPPULLA e LUC MERENDA);
-1982 : "Italian Boys" di UMBERTO SMAILA (con: Franco OPPINI, IVAN GRAZIANI);
-1983: "La Lune Dans Le Caniveau" di Jean-JACQUES BENEIX (with GERARD DEPARDIEU, NASTASSJA KINSKY , VICTORIA ABRIL ,MILENA VUKOTIC)
-1987: "Cartoline Italiane" by Memè PERLINI (con LINDSAY KEMP; GENEVIèVE PAGE)

attached too la copertina di un "Playmen" Italia 1980 con Rosa in copertina.

Labels:

Sunday, March 11, 2007

THOR "Donna Donna / Con Rabbia" 45 (Delta rec. , 1979)


Vagando nel web mi sono imbattuto in questa splendida copertina e...E' STATA UNA FOLGORAZIONE A PRIMA VISTA!
Ho molti vecchi fumetti Marvel/Corno del MItico THOR but questo disco vale da sola l'intera COLLEZIONE di fumetti del biondo figlio di Odino.
Ad una prima superficiale analisi della foto di copertina pensavo che il Grande THOR facesse disco-music o heavy metal, ma ,documentandomi un attimo, ho scoperto che DAVIDE SPITALERI (questo il suo nome)era stato in precedenza vocalist/flautista dei METAMORFOSI , ottima progressive band romana sorta nel 1969 dalle ceneri de I FRAMMENTI, gruppo romano specializzato nelle cosiddette "messe beat".
I METAMORFOSI incisero 2 lps ( "E Venne Il Sesto Giorno" e "Inferno") nel 1972-73.
Nel 2004 , reunion della band, che ha portato all'incisione di un terzo album ("Paradiso") per l'etichetta Progressivamente.

Su un forum prog americano , ho trovato questo comment sui METAMORFOSI, a nome MARK FONDA: "From: Mark Fonda
Metamorfosi are great! They only put out two albums: E FU IL SESTO GIORNO and INFERNO (both in 1972) before splitting up. Inferno is by far the better of the two. Classic Italian prog at its best with gobs of organ, piano, harpsichord, minimoog & mellotron, tight percussion and bass, with light vocals in Italian. They're like an Italian Triumvirat! Having said that, now that I do a little research... no wonder, they had a different lineup for Inferno which allowed keyboard player Enrico Olivieri to shine through. It is a concept album based on Dante's 'Divine Comedy'. I need to listen a little closer because it supposedly has rock versions of the American and Soviet national anthems. The first album was more of a highlight for their lead singer, Jimmy Spitaleri, who went on to record with a band called Thor. They broke up because Inferno did not have very good sales at the time, but it is now considered one of the great classic Italian prog masterpieces. I like Inferno better than anything I've heard from Banco or PFM. Highly recommended!"

E quest'altro:" Metamorfosi - "Inferno" is another incredible example of what Italian 'prog' was capable of in the early 70's. Quietness blended among rampaging harpsichord, piano, demented synth work and organ. The vocals of Jimmy Spitaleri are a highlight."

Too ho reperito spezzoni di testo di "Inferno", ed erano veramente ottime lyrics:
" non sperate mai di rivedere il cielo,
anime nere al fuoco eterno brucerete! /
Ora che imprechi per la rabbia ed il dolore
Tu, spacciatore di droga, piangerai.
Sei condannato alle tenebre più dure
E le illusioni che tu davi non avrai.
Occhi spenti nel vuoto stan cercando di te,
larve umane di un mondo privo d'ogni realtà /
Quante volte han sofferto per la tua avidità?
ma non è col denaro che ora tu pagherai."
(...)Politicanti)
Immersi in questo mare,
voi gelerete in eterno,
"Signori presidenti"
con la vostra politica
avete tessuto ogni inganno
e tradito l'ideale dell'uomo.
Sul trono della morte
mostruoso imperatore
maciulli quei dannati".

Massimo rispetto per queste lyrics, grande Davide THOR Spitaleri,..se qualcuno avesse notizia di altri suoi 45 giri ,let me know

Labels:

Friday, March 09, 2007

POPARTX Hit (& Pip) Parade of The Week pt. 2






HIT PARADE of the week

1.ROBYN HITCHCOCK & THE EGYPTIANS "So You Think You're In LOve" (1991 ,...this guy is a GENIUS!)

2.The BARRACUDAS "What You Want Is What You Get" (from the great 2005 CD on NDN rec.)

3.The REMAINS "When I Want To Know" (from "BARRY & The REMAINS" collection , EPIC rec.)

4.ROBYN HITCHCOCK & THE EGYPTIANS "She Doesn't Exist" (1991)

5.REMAINS "Don't Look Back" (a-side of the 4°45, 1966,....a masterpiece!)

6.The TREES "The Garden Of Jane Delawney" (a folk rock acoustic gem , from 1970)

7.SICK ROSE " Get Along Girl" (from 1986 EP,...a garage-punk bomb from Turin!)

8.RINO GAETANO " Ahi Maria"

9.TUDOR LODGE " It All Comes Back To Me" (from "S/T", 1971)

10.The FRATELLIS "Whistle For The Choir" (2006)

PIP PARADE , or the Pipp"Pearls" of The Week

1.FRANCESCO & ROBY FACCHINETTI "Vivere Normale" (la grande coppia continua ad entusiasmarci e commuoverci,..a dir poco GENIALE l'idea di far indossare nel video al figlio la maglietta con scritto "PADRE" e al padre quella con scritto "FIGLIO",..chi avrà avuto quell'idea? ...SCHOPENAUER?? Immanuel KANT??? ...FLAVIA VENTO??? ! :) )

2.SIMONE CRISTICCHI "Ti Regalerò Una Rosa" (dopo una sola settimana la lagna del ritornello ha già scassato i m.r.ni a tutti noi,....figuriamoci tra 3 mesi!!!)

3.DISCO TEX & THE SEX-O-LETTES " Get Dancing" (un capolavoro del trash anni '70,..da avere!)

4.DADDY DEWDROP "Chick A Boom" ( fantastico,..un'altra unforgettable pearl from the deep 70s)

5.LOREDANA LECCISO "Si Vive Una Volta Sola (la grande LOREDANA continua la sua impetuosa ascesa verso la vetta, dal 10° al 5° posto in una sola settimana!!!un'impresa che non riusciì neanche agli ALUNNI DEL SOLE dei tempi d'oro!...e non è TUTTO:pare che la "Sagra dal Lambreusk" (Lambrusco) di Rivarolo Mantovano la voglia come ospite d'onore alla serata finale! ):)

6.CHRISTIAN "Daniela" (un Uomo e un Cantante che vanno assolutamente RIVALUTATI!)

7.MAURO LEVRINI "Guerriero" (un MITO ASSOLUTO e una delle più Grandi Voci della tradizione melodica italiana,...guardate il video di questa canzone su qualche trasmissione tv locale modenese dedicata al liscio e INGINOCCHIATEVI alla sua GRANDEZZA,..from the omonimo album del 2005 on CRISLER rec.)

8.CLEMENTE "CLEM" MASTELLA "Champagne" (visto a Blob,..un'interpretazione indimenticabile, sopraffina, oltre ogni umano limite,...ci chiedevamo: ma perchè non si dà alla canzone melodica????..molti contribuenti di nostra conoscenza gliene sarebbero eternamente grati!

9.DARIO BALDAN BEMBO " E' L'Amico E'" (lo ricordate? lui al piano , riccioluto ,serioso, un pò somigliante a MEMO REMIGI e, attorno, il pubblico di "figuranti" di "Domenica In " anni '80 a tenersi tutti per mano e cantare "alè oh oh,..è l'amico è",....UN INCUBO !!!!!!!!!!!)

10.MIKE FRANCIS "Survivor"

Labels:

Thursday, March 08, 2007

CABARET VOLTAIRE " Mix Up" LP (Rough Trade , 1979) by Ester Cristaldi




Iniziai ad apprezzare i CABARET VOLTAIRE quando comprai , a 15 anni, il loro LP "Crackdown". Più avanti riusciì a reperire anche "Mix Up" e , in un negozio dell'usato, too una copia , dalla copertina piuttosto malridotta , del grande "Red Mecca". Credo di avere , su k7, anche "Live at The Ymca 10.27. 1979".
Anyways è con piacere che pubblico questa ottima recensione della gentilissima Ester Cristaldi, originariamente apparsa su Debaser . Il brano"No Escape" rimane a mio avviso uno dei masterpieces della new wave di tutti i tempi.
Michele

"Cabaret Voltaire: avveniristici pionieri dell’elettronica da Sheffield ( UK).

“Per lanciare un manifesto bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a, b, c, firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l'accento dell'ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non-plus-ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l'ultima apparizione di una cocotte dimostri l'essenza di Dio.”
(dal "Manifesto del Dadaismo" del 1918, di Tristan Tzara)

Siamo nel 1973. L’Inghilterra è la solita nenia piovosa. Nebbia. Coltri di nebbia. Cielo neogrigio. Un perfetto scenario poetico, malato, industriale. Stephen Mallinder (basso e voce), Richard H. Kirk (chitarra) e Christ Watson (manipolazione suoni) si inventano una delle pagine più interessanti dell’enciclopedia della musica: quella intitolata “Cabaret Voltaire”.

Collettivo che nasce “dalla noia, dalla mancanza di futuro, dal bisogno di creare problemi”.
Obiettivo ? Riprodurre le “melodie” urbane della moderna Sheffield, ancora sfregiata da bombe e macerie, in un contesto sonoro fatto di synth, fiati, tape recorder, generatori di ritmo.
“Mix Up”: 1979. La rivoluzione era iniziata. Parte “Kirlian Photograph”: “canzone” tutta giocata su fiati distorti, un basso disturbato che incalza per cinque minuti e cinquantadue secondi primi lasciando ben poco respiro a questo scenario claustrofobico.
Così come nella cover dei Seeds, “No Escape” e i suoi clangori metallici che anticipano le batterie minimali alla Jesus And Mary Chain.
Canzoni che ripercorrono le tracce dei Velvet Underground più allucinati, come “Fourth Shot”: linea di congiunzione ideale tra una “Heroin” amplificata e distrorta e “The Gift” passando per “Maggot Death” dei londinesi Throbbing Gristle.

Il trip paranoico “Expect Nothing” è una psichedelia dark che deve invece molto ai Pink Floyd di “Breathe In The Air” e alle atmosfere di “Ummagumma”. Senza dimenticare i Van Der Graaf Generator. Fiati onirici e percussioni che si susseguono creando una base ritmica ossessiva e contorta.
Voci, rumori, onomatopee strappate dalla strada o dai mass media vengono rielaborate per diventare basi musicali, loop, campionamenti.
“Cut-up” sonoro al potere. Dadaismo e “ready made” in musica. Con questo disco i tre studenti universitari di Sheffield, si candidavano a diventare il discrimine tra l'elettronica di Kraftwerk, Neu, Einsturzende Neubaten e gli esperimenti avantgarde dei Suicide, di cui un esempio è “Photophobia”: prosecuzione ideale di “Frankie Teardrop”.
Stesso pentagramma delirante, accelerato e rallentato ritmicamente. Una superficie ruvida su cui pulsano percussioni ovattate ed echi terrificanti. Uno scenario thriller, colonna sonora ideale per uno splatter anni ottanta alla “Poltergeist” . Ma la vera gemma di questo disco, quella che spiana ai “Cabaret Voltaire” la strada per diventare indiscussi profeti dell’elettronica, è “Heaven And Hell”: macchine impazzite, voci filtrate e manipolate elettronicamente, incubi robotici e angoscianti.
La conclusiva “Capsules” è una miscela di poesia industriale, dark wave e, ancora una volta, dance robotica e visionaria.

Un universo popolato da mutanti, videotape, e seghe circolari sembra essersi impossessato di questa ossessione vinilica. "

by ESTER CRISTALDI
from http://www.debaser.it/recensionidb/ID_9457/Cabaret_Voltaire_MixUp.htm
CAB's rehearsal pic taken from
http://www.gothicrevue.com

Labels:

Wednesday, March 07, 2007

WELLERISM : PAUL WELLER NEI TESTI dei JAM (by FRANCESCO FICCO)






E' con estremo entusiasmo che pubblico questa ottima analisi inerente il background esistenziale e le lyrics dei JAM , scritta dal grande FRANCESCO FICCO dei KARTOONS di Cosenza , uno dei prime movers della scena mod in Italia.
Molto centrata mi pare l'analogia tracciata da Francesco tra i testi di Weller e quelli , estremamente sardonici , di RAY DAVIES dei KINKS.
L'articolo , originariamente apparso su Music Box, è preceduto da un'introduzione di Pasquale Boffoli, incentrata in particolare sulla reunion (senza Weller) dei JAM e sulla recentissima ristampa del cofanetto JAM del 1997.
Michele


"The Jam tornano in questi giorni agli onori della cronaca : Bruce Foxton (bass) e Rick Buckler (drums) a 25 anni dallo scioglimento della storica e fondamentale band neo-mod e pare per celebrare i 30 anni dall'esordio seminale di In The City hanno riformato la band. Si parla di un tour di 19 date dal 2 al 27 maggio in Inghilterra, ma in marzo saranno in Italia, per riproporre tutto il repertorio classico; il 22 al Jailbreak di Roma (che stasera ospita i grandissimi Chesterfield Kings!), il 23 al Velvet Rock Club di Giais (Pn), il 24 al Sonar di Colle di Val d'Elsa (Si).
Paul Weller non ci sarà ; ha spiegato Buckler a Billboard : ' ...Paul ha chiuso ogni comunicazione con noi dal 1982 per motivi tutti suoi. So che lui sapeva della reunion e che non gli interessava".
Sarà rimpiazzato alla voce e chitarra da Russell Hastings dei The Gift, la cui somiglianza con Weller sembra sia incredibile e da Dave Moore; speriamo si riveli una reunion valida e non un fuoco fatuo!
Ma c'é dell'altro : nel novembre del 2006 é uscito "Direction Reaction Creation Ear Book", ristampa del cofanetto di 5 cd stampato dalla Polydor nel 1997: 117 brani, praticamente tutte le registrazioni studio in ordine cronologico, compresi tutti i singoli e b-sides, molte rarità (brani eseguiti da Weller in solitudine) e demo. La Ear Books l'ha notevolmente impreziosito con uno stupendo book di 120 pagine formato grande, prodigo di esaurienti liner-notes, una completa gig-list della band, cronologia e discografia, tantissime foto rare e memorabilia.
Davvero ' the ultimate Gift for any Jam fan' .
Noi di MusicBox celebriamo questi due avvenimenti con questo esauriente pezzo sulla parabola artistica dei JAM scritto ed inviatomi da Francesco Ficco, focalizzato soprattutto sulle liriche sfaccettate ed incisive del giovane Paul Weller, componenti fondamentali dei brani della band, specchio fedele del disagio della gioventù anglosassone mod tra i '70 e gli '80, ma anche dell'inquietudine esistenziale del front-man dei Jam.
Francesco Ficco é uno storico mod cosentino grandissimo fan ( come me...) dei JAM e di PAUL WELLER, nonché leader da sempre della garage-band calabrese THE KARTOONS.
Grazie Francesco per questo excursus rivelatore sui Jam e sulla poetica di Paul Weller. (Pasquale Boffoli)


WELLERISM: PAUL WELLER NEI TESTI dei JAM
La sincerità che traspare dalle liriche di PAUL WELLER è disarmante, schietta, diretta come un calcio nelle palle, ed allo stesso tempo malinconica, a tratti struggente in alcune delle pagine più personali.
Vale la pena citare subito alcune delle sue più belle canzoni, che affrontano svariati argomenti tutti di estrema attualità: Little Boy Soldiers, sulla guerra e lo stillicidio dei ragazzi soldato (la generazione dei nostri padri, per intenderci); The Eton Rifles, sulla sovversione politica come atteggiamento esteriore e di falsi ideali. Saturday’s Kids, sulla generazione di teenagers frequentatori di squallidi centri commerciali inglesi. Pretty Green, sulla consapevolezza che senza soldi non si può fare niente in una società come questa. La rabbia che esce da questi testi non è semplice spirito ribelle, è rabbia che ‘colpisce’, diretta a scuotere coscienze addormentate e automatiche, e aprire gli occhi di tutti noi. Proprio come le corde della sua chitarra, in perfetta corrispondenza tra quello che Weller canta ed il suo stile chitarristico, aspro, essenziale e sempre diretto, ‘sanguinante‘ di feedback .

Era il 1977 quando Paul Weller, Rick Buckler e Bruce Foxton vennero alla ribalta della scena musicale inglese col nome di Jam, dopo vari mesi passati a suonare nei pubs dei dintorni di Londra, precisamente a Woking. Lo stesso Weller ha ammesso che la svolta avvenne dopo aver assistito ad un concerto dei Sex Pistols, alfieri albionici del punk.
Ed è proprio sul suono punk, ma filtrato attraverso chitarre Rickenbacker, che i JAM stendono il loro tappeto sonoro basato su velocità, precisione e stile (parametri per eccellenza della cultura mod), azzeccando i primi singoli ed un album d’esordio che ha fatto scuola e rimane un caposaldo di tutto il periodo dell’esplosione del punk in Gran Bretagna.

Ma i Jam fecero molto di più per la buona tradizione del rock inglese: trasformarono il loro sound in qualcosa di raffinato, soprattutto a partire dal terzo album All Mod Cons del 1980 (lavoro fondamentale per la loro carriera, gradevole ed essenziale, con molti riferimenti ai padri indiscussi del genere, come Beatles, Who e Kinks, ai quali tributarono il brano David Watts), arrivando a fare emergere naturalmente il loro personalissimo stile compositivo e di grandi arrangiatori con capolavori come Setting Sons e Sound Affects, due album imprescindibili sempre presenti nelle migliori classifiche di musica pop.
Ma se la musica era di grande impatto sonoro, i testi di Weller ebbero un ruolo fondamentale nel contribuire al successo della band, e meritano un dovuto approfondimento utile ad apprezzare appieno il fenomeno Jam.
Quale altro gruppo suonava un eccellente power pop chitarristico e nello stesso tempo muoveva critiche dure e dirette alla borghesia inglese?Il periodo del debutto di In The City è contrassegnato da testi ribelli e anticonformisti, come la canzone che darà il titolo all’album successivo The
Modern World. Canzoni che parlano di storie personali e di gruppo vicine alla cultura dei mods, molte basate sull’insofferenza con la quale ogni ‘kid’ inglese poteva dire di avere qualcosa in comune, ma che colpivano dritte al ‘bersaglio’ sociale.
All’epoca Weller aveva 18 anni, ma nei testi di stampo giovanile già emerge una vena poetica non comune: la poesia come forma d’arte ha sempre affascinato Paul Weller.
Con il terzo LP All Mod Cons gli orizzonti si allargano ad una serie di tematiche dal tipico sapore inglese dolce amaro. Argomenti che possono trovarsi nelle liriche di un altro musicista inglese dei 60s che ha molto influenzato il giovane Weller nel modo di scrivere: Ray Davies, leader dei Kinks.
Chiari scenari di una società bigotta e arrivista descrivono personaggi nella vita quotidiana di sempre, che Weller senza giudicare racconta nella sua cruda e amara realtà: l’impiegato comune o la casalinga; il primo della classe o lo stesso adolescente immerso nella cultura mod, punk o skin che fosse.
Un tema molto caro a Weller è quello della diversità, del diritto di esprimere la propria individualità su tutto il resto della società, vista come piatta e bigotta, omologata ai costumi imposti come regole sociali. Non dimentichiamo che a quei tempi la censura inglese vietava l’uso di parole come ‘fuck’ o ‘shit’ in televisione ed alla radio (una volta, durante alcune registrazioni alla BBC recentemente pubblicate, i Jam dovettero cambiare alcune parole troppo esplicite di The Modern World) e se pure Londra sembrava essere il centro dell’universo, le leggi e la mentalità comune non erano così permissive. Town Called Malice, ad esempio, è ancora un quadro triste della provincia inglese, dove una certa classe sociale aspira ad una vita di falsa tranquillità, ed alle casalinghe che si sentono sole non rimane che prendersi una piccola fuga dalla realtà. Sempre dalla parte dei più deboli, Weller fa da specchio all’anima della società del suo tempo , mostrando dolori e difetti senza inutile retorica.
Pronto a denunciare ingiustizie sociali e paranoie imposte dalla società britannica, ma anche pronto a sputare sul ‘music business’ o su come si può diventare ricco e famoso per poi essere dimenticato una volta passata la festa (To be someone) anche se il divertimento goduto è bastato a ripagare il protagonista (Didn’t we have a nice time).
La denuncia della violenza urbana cantata in Down in the tube station at midnight ha una portata visiva eccezionale, le sensazioni e le emozioni descritte scorrono davanti agli occhi dell’ascoltatore.
Bisogna infine ricordare testi di un’enfasi poetica non comune, come English Rose o Fly, dedicati alla sua fidanzata.

Nel 1982 Paul Weller scioglie i Jam dopo avere dato alle stampe il canto del cigno The Gift, album atipico per lo standard del gruppo, ma contenente canzoni molto belle e liriche sempre in sintonia con i tempi. Di lì a poco formerà gli Style Council, che gli porteranno una fama internazionale, ma questa è un’altra storia.
L’eredità che lasciano i Jam è enorme; le giovani band inglesi di oggi riconoscono di essere state influenzate musicalmente dal gruppo di Weller, Foxton e Buckler, e questo contribuisce, se ce ne fosse ancora bisogno, a non lasciare dubbi nel considerarli di diritto parte fondamentale della storia del rock inglese.

FRANCESCO FICCO "The KARTOONS"

http://www.thejam.org.uk/

http://www.paulwellermusic.com/

Labels:

Monday, March 05, 2007

MARIO CASTELNUOVO " Sette Fili Di Canapa" 1° LP (RCA , 1982)




Signori , è con un senso di INFINITA COMMOZIONE che vado a pubblicare una compiuta analisi dell'album di debutto dell'Immenso MARIO CASTELNUOVO, oramai da noi ribattezzato "Il Maestro" per la pregnanza simbolica e evocativa delle sue liriche.
Come nella migliore tradizione del simbolismo puro , fin alla sua apoteosi totalizzante in Mallarmé; nel "Maestro" il Verso si faceva "Parola Assoluta" o "Spazio Assoluto della Parola" , "le Mot Total, L'Isolement(Absolu) de la Parole".
D'altro canto in Lui la parola era sempre "doppia, polisema, plurilineare" ,e il senso spesso sfuggiva all'ignaro fruitore , come si vedrà dall'aneddoto citato nella recensione sottostante.

Un grandissimo grazie a Davide Melis , che ha scritto questa bellissima review , originariamente su DeBaser.it http://www.debaser.it/recensionidb/ID_15899/Mario_Castelnuovo_Sette_Fili_Di_Canapa.htm
e che mi ha gentilmente permesso di pubblicarla here too . Tra l'altro Davide gestisce un ottimo fan-blog dedicato al grande FAUST'O (probably il mio artista italiano preferito), che domani inserirò nei links .

Michele Ballerini

Lyrics di "Sette Fili Di Canapa" (autore MARIO CASTELNUOVO)
C'erano sette fili di canapa
e un Abele da uccidere,
sotto il cielo di rame
C'erano sette medici a tavola
e un amore già anemico
dissanguato, per strada
unirò sette fili ed avrò perduto,
unirò sette fili e sarò perduto
C'erano sette Cristi a Follonica
ed un ateo, sul Sinai, bivaccava e aspettava
C'erano, poi, sette topi sull'edera e più giù un cavaliere giovane
preso da una tagliola
unirò sette fili ed avrò perduto,
unirò sette fili e sarò perduto.

(tratta dal sito ufficiale http://www.mariocastelnuovo.com/ )


review (by Davide Melis)
"Anno: 1982

Luogo: Festival di Sanremo

I carabinieri entrano nella stanza dell'artista semi sconosciuto e chiedono di poter leggere il testo del brano presentato alla Kermesse dei fiori, leggono e vogliono addirittura che il brano venga spiegato riga per riga, manco avesse citato il nome del mandante del sequestro MORO.

Mario Castelnuovo era un cantautore diciamo new wave, uno di quelli che cercavano un nuovo modo di proporsi al pubblico; testi complessi e fatti da frammenti poi assemblati a formare canzoni che certe volte sembravano non avere né capo né coda, musiche ariose e ricche di elettronica, differiscono assai in questo lavoro da quello che poi sarà il suo successo maggiore: "Nina", brano acustico che verrà presentato al Sanremo dell'anno successivo.

Il LP comincia con la misteriosa "Sette Fili Di Canapa" e i carabinieri certamente saranno andati anche a Follonica per trovare i Sette Cristi del testo sulla spiaggia. Il brano è volutamente ossessivo ,la voce recita il testo ripetitivo fino ad aprirsi in quello che poi sarebbe il ritornello anche se di ritornello in un brano del genere non si può parlare, la canzone è quasi un mantra da ascoltarsi nel vuoto assoluto.
La new wave degli Ultravox viene abbondantemente depredata nel canto d'immigrazione che è "160 KM Da Roma", in cui l'insegnamento di Vienna viene abilmente manipolato da Amedeo Minghi ,suo produttore per questo lavoro. "Illa" svela nel suo testo tutto l'amore di Mario verso il romanticismo settecentesco. Altri brani come "Trame" risentono invece dell'amore rivolto alla canzone popolare ,fino a farci sorridere e ricordare un certo Branduardi, mentre invece è un remake di Schubert la dolcissima "Strasburgo 1979".

"Sangue Fragile" un inno alla voglia di restare bambini ,fatta di echi iniziali e drammi urlati verso il cielo, dà i brividi ad ogni ascolto con tutte quelle tastiere che invece di sorreggere la voce ne fanno da sottofondo lungo la parte iniziale , poi il pezzo cerca di diventare più … . Rock? La batteria però sembra troppo precisa per non essere sintetica. Mentre "Viale Dei Persi" è interamente dedicata ai vecchi che hanno ancora la forza e la voglia di imparare qualcosa. Chiude il lavoro "Oceania", forse il suo più grande successo ,fatto di arance americane e donne lontane. Castelnuovo al suo esordio aveva fatto ben pensare, poi visto che era anche belloccio, il music business se lo è portato via ,anche se poi ha sempre cercato di fare dei testi dignitosi e non melensi. In definitiva un lavoro onesto e a tratti anche originale, che nella discografia di Mario merita certo un posto di rilievo. Era il 1982 ,i carabinieri entravano nei camerini a chiedere il perché di certi testi, ma le manette per De André erano pronte??

"Il successo di Oceania mi aprì le porte di Sanremo. Era il 1982, ero convinto di andare al festival semplicemente a presentare una cosa nuova all'interno di una rassegna dove qesto genere di proposte non erano molto ben viste. La Rai minacciò perfino di bloccarmi la canzone, credevano che parlasse di droga, si presentarono i carabinieri in albergo e io dovetti spiegare riga per riga il significato del testo"…
(commento di Mario Castelnuovo)

by Davide "Iside"Melis Faust'O Fan Club (for "Debaser")

Labels:

HELENIO HERRERA " Corso di Calcio" doppio 45 giri (COMPAGNIA DISCOGRAFICA ITALIANA , anno??)



Per la serie "al peggio non c'è mai fine" , guardate cosa ho scovato casualmente online(???).
Trattasi di un doppio 45 giri "parlato" uscito negli anni '60 che raccoglie lezioni di calcio di HELENIO HERRERA.
Chi di noi potrà dimenticare quelle vecchie "La Domenica Sportiva" dove l'Helenio , ormai vicino ai 90 anni, muoveva pedine su una lavagna magnetica simboleggiante il campo de "giogo" come diceva Lui?
E , soprattutto, chi potrà "denegare/rimuovere " (la freudiana "VERNEINUNG", "denegazione") l'immagine di Lui ,in abito togato, mentre sentenziava/ironizzava in uno dei CAPOLAVORI ASSOLUTI del trash di tutti i tempi alias "L'APPELLO del MARTEDI'" con MAURIZIO MOSCA?

attached fronte e retro copertina del double 45,..naturalmente il copyright immagini appartiene a chi ha scannerizzato questa perla,..il nostro è semplice intento divulgativo ,...this double 45 is POP ART at her pure MAIESTATIS.

Labels:

Saturday, March 03, 2007

POPARTX Top Ten HitParade ( & "Pip Parade") of the Week




Et voilà , in puro stile MAURIZIO-SEYMANDIANO ,iniziamo una rubrica dedicata alle mie top ten and "pip" ten (da "pippa")songs della settimana:

TOP TEN "HIT PARADE" of the week

1. UMAS E OUTRAS " Abrace Paul McCartney Por Mim" ( the brazilian SHANGRI-LA's ,1970, a pop gem)

2. WE ALL TOGETHER "Children" (great Peru power pop 1973, from "same" LP )

3. WE ALL TOGETHER " Carry On 'Til Tomorrow" (1973, great BADFINGER's song cover)

4. The CHESTERFIELD KINGS “Baby Doll” (1987, sempre un MASTERPIECE assoluto)

5. PARTRIDGE FAMILY " I Think I Love You" ( grandissima pop song circa 1974)

6. SUGAR PIE DE SANTO "Git Back" (from" Bay Area Funk (from the 70s)"

7. CRISTINA " What A Girl Have To Do" (N.Y. new wave 1984)

8. CHEAP TRICK "Downed" (from "In Colour" 2° LP (1977) & AL BANO "La Siepe" (vista a "Blob", grandissima interpretazione "soul" di Al Bano al festival Sanremo 1968 (quell'anno era abbinato alla bravissima BOBBIE GENTRY)

9. BARBARELLA " Cheer You Up" ( 1989, pure post-ABBA style, this is the definitive trash-art!)

10.MARIO CASTELNUOVO (detto "Il Maestro") "Sette Fili Di Canapa" (1982) (...the roman answer to RIMBAUD! ) & FACTREE "Kaleidoscope" (canadian psychedelia from the 60s)

& TOP TEN "PIP (da PIPPA) PARADE" aka THE WORST of THe Week

1. FRANCESCO & ROBY FACCHINETTI "Vivere Normale" (comment: oh my gawdd,non ho mai visto una roba simile in tanti anni!!..please RIMANDATE 'sto DJ Francesco sull'isola dei "Famosi",...possibilmente durante uno tsunami! )

2. TOSCA" Il Terzo Fuochista" (comment:recita la presentazione ufficiale , per illustrare la "svolta artistica" di costei: "solo gli stupidi non cambiano mai"...beh, preferiremmo ESSERE STUPIDI AB AETERNUM che sorbirci lagne del genere! :)"

3. SIMONE CRISTICCHI "Ti Regalerò Una Rosa" (comment:...se tu invece ci regalassi il SILENZIO CANORO ci faresti cosa assai più gradita!:)"

4. BANDOLERO "Paris Latino"

5. AL BANO e ROMINA "Nostalgia Canaglia"

6. BARRY WHITE " It's Ecstasy When you Lay Down Next To Me" (1977)( in USA questa track raggiunse il n. 4 nella classifica singoli ,..ora capiamo perchè l'eroina fosse così diffusa in quegli anni:)

7. CHAMELEONS " MonkeyLand" (from 1984 lp,..this track is pure boredom!)

8. AMEDEO MINGHI /MIETTA "Trottolino Amoroso" ( comment:il brano che ho più odiato in vita mia, se lo ascoltavo in corriera prima di andare a scuola, poi durante le interrogazioni iniziavo improvvisamente a parlare come Biscardi!!!!...ed erano c.zzi amari:))

9. LIGABUE "Una Vita Da Mediano" (comment: l'umiltà e i "mediani" della vita cantati da un miliardario,...mah,sarò un cinico, ma c'è qualcosa che non mi torna!:))

10.LOREDANA LECCISO "Si Vive Una Volta Sola " (comment: questa perla ero indeciso se metterla nella HIT PARADE o qui ,..resta comunque lo splendore soft-porn-iconico del verso: "Sono l'incubo delle tue notti intere. E se ancora non l'hai capita, io voglio il miele della vita".


Michele

Labels:

Murrayfield, EDINBURGH : SCOTLAND - ITALY 17-37



Sabato scorso è stata scritta una bellissima pagina di sport ,abbiamo sofferto, gioito, ci siamo commossi.
Come ha scritto il sito UK di rugby Scrum.com : "ITALY MAKE HISTORY".
Per la prima volta dalla sua ammissione(avvenuta nel 2000) allo storico torneo del " 5 NATIONS" (ora ribattezzato "6 NATIONS"); l'Italia si è imposta in un match in trasferta ; come recita l'article dello staff di Scrum.com :"Italy secured their first ever away win in the Six Nations Championship with a deserved 37-17 victory over a lacklustre Scotland at Murrayfield."
E' stata una partita meravigliosa, a partire dal commovente rituale degli inni nazionali , cantati veramente col cuore in mano dalle 2 equipes.
Il veneto Alessandro TRONCON (ribattezzato dal commentatore inglese di LA7 "Ben Hur"; e votato man of the match) è stato semplicemente grande nel dirigere e infondere spirito e cuore a tutti i ragazzi.
"TRonky" ha anche realizzato una splendida meta, che si aggiungeva a quelle segnate nel 1st half da MAURO BERGAMASCO, ANDREA SCANNAVACCA e KAINE ROBERTSON.
Avevamo già vinto altre partite nel Six Nations (ricordo un epico 34-20 sempre contro la Scozia, a Roma, all'esordio assoluto nel torneo, con un grande DIEGO DOMINGUEZ), e l'anno scorso avevamo strappato un "deserved draw" (pareggio meritato) a Cardiff contro il Wales; ma questa prima vittoria "away" ha un significato simbolico altissimo.

Il rugby è veramente uno sport bellissimo,...AMATELO alla facciaccia della gentaglia che ha inquinato il soccer e la politica in Italia.

foto trattte dalla "Gazzetta dello Sport" e da "Scrum.com" (copyright Getty Images), sito della Federazione Italiana Rugby http://www.federugby.it/

Labels:

Blogarama - The Blog Directory links